Spaccio a Nuoro tra donne, santoni e dj: operazione antidroga dei carabinieri
Operazione scattata alle prime luci dell’alba da parte dei militari dell’rma dei carabinieri della compagnia di Siniscola che ha smantellato oggi un gruppo criminale specializzato nello spaccio di droga con a capo una donna, Sara Mossa, moglie di Bernardino Asproni, ucciso a fucilate a San Teodoro nel febbraio di due anni fa. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Nuoro: 22 le ordinanze di custodia cautelare in fase di esecuzione, 48 gli indagati per detenzione e spaccio di droga, fra questi anche sette donne, tre delle quali destinatarie di provvedimento restrittivo, e due minorenni. All’operazione, denominata Holy Man, hanno preso parte 150 carabinieri che hanno effettuato numerose perquisizioni in Sardegna e nel resto dell’Italia, ed hanno partecipando anche diverse Unità cinofile dell’arma. La banda puntualmente chiamava un santone a Nuoro per chiedere una sorta di protezione spirituale prima di andare a rifornirsi di droga e durante il tragitto per tornare a casa. Una specie di “benedizione” a distanza per evitare i controlli da parte dei carabinieri invocata da Sara Mossa, la donna di 40 anni arrestata questa mattina nell’ambito dell’operazione “Holy man”, così ribattezzata dall’inglese “Santo uomo” proprio per il coinvolgimento telefonico del ‘mago’, che tuttavia non risulta indagato. Le indagini dei militari della Compagnia di Siniscola e della tenenza di San Teodoro hanno consentito di sgominare un gruppo criminale al cui vertice c’era proprio Sara Mossa, una band a specializzata nello spaccio di droga – hascisc, marijuana e cocaina – nelle rinomate località turistiche del nord-est della Sardegna. Nel corso dell’operazione sono state eseguite 22 misure cau telari, di cui sette in carcere e 14 con obbligo di dimora. Altre nove persone erano state arrestate nei mesi precedenti. Una è attualmente ricercata. Quarantotto gli indagati in totale. Sequestrati complessivamente 1,2 chili di sostanza stupefacente. Perquisizioni sono state portate a termine tra le province di Nuoro, Olbia-Tempio, Modena e Napoli. I carabinieri, coordinati dal capitano Andrea Senes, sono riusciti a fare piena luce su un ampio traffico di droga. Le indagini sono partite a febbraio del 2013 a seguito dell’omicidio del marito di Sara Mossa, Bernardino Asproni. I militari hanno scoperto che la quarantenne, insieme al fratello, si riforniva di ingenti quantità di stupefacente in alcuni centri della Barbagia, a Desulo, Fonni e nel sassarese. La droga veniva poi spacciata soprattutto d’estate nelle località turistiche del nord-est dell’Isola, con fulcro a San Teodoro. C’è anche uno speaker radiofonico, che attualmente lavora in una piccola radio nella provincia di Napoli, tra gli arrestati dell’operazione “Holy man” che questa mattina ha portato in carcere nove persone per traffico di droga. Nel periodo estivo il dj – rintracciato a Napoli – intratteneva i giovani con serate a Budoni, San Teodoro e Olbia e avrebbe arrotondato lo stipendio spacciando droga. Ora è agli arresti domiciliari insieme a Sara Mossa, indicata a capo della banda di trafficanti.