Marzamemi, le Fiamme Gialle recuperano 10 reperti storici di origine bizantina
La Sezione Operativa Navale di Pozzallo, unitamente alla Sezione Operativa Navale di Siracusa e al Nucleo Sommozzatori di Messina, ha provveduto al recupero di nr. 10 reperti di interesse storico culturale, nella zona archeologica denominata “Marzamemi 2”, costituenti il colonnato di una chiesa di origine bizantina. Tali reperti, secondo quanto riportato dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dall’Università americana di Stanford, che hanno partecipato, insieme al personale del Diving Center El Cachalote di Marzamemi, alle attività di ricerca e recupero con la Guardia di Finanza, si trovavano a bordo di una nave mercantile naufragata fra Noto e Marzamemi nel VI secolo d.C. Il relitto è uno dei più importanti scoperti nel Mediterraneo, in quanto era l’unico che trasportava elementi prefabbricati pertinenti un monumento e pronti per essere assemblati. Le operazioni di recupero, protrattesi per tutto l’arco della mattinata, sono state rese difficoltose a causa del peggioramento delle condizioni del mare e dallo scarso fondale a disposizione dei mezzi navali della Guardia di Finanza che hanno operato, nonché dall’elevato peso del materiale, stimato in circa 3 tonnellate. La maggior parte dei reperti, di notevole importanza culturale, sono stati sistemati con assoluta perizia sul Guardacoste G128 Vicebrigadiere Stanisci da parte del personale imbarcato, mentre la restante parte ha trovato collocazione sulla vedetta V2075. I militari operanti hanno poi provveduto a sbarcare, presso il porto di Portopalo di Capo Passero, i frammenti del colonnato su di un camion all’uopo preposto, con destinazione Pachino presso il Palmento Rudinì, ove sono attualmente custoditi.