“Lo specchio di Adriano” di e con Arnolfo Petri, dal 6 all’8 febbraio al Teatro Il Primo
Sentendo vicina la morte, l’imperatore Adriano, decide di scrivere una lunga lettera al suo giovane pupillo Marco Aurelio. La lettera è un poema d’amore alla vita, che evoca le vicende di un uomo assetato di conoscenza e “costretto” al potere. In un presente dove l’ ignoranza semina indifferenza, quest’opera monumentale, scritta dalla Yourcenar oltre sessant’anni fa, restituisce alla vicenda umana di Adriano un significato profondo, indicandoci uno spiraglio di speranza. Su una scena vuota, come vuoto è il nostro tempo, Arnolfo Petri, in abiti candidi, interprete di una purezza superstite, ha l’aspetto di un’apparizione fantasma: quella della nostra umanità residua che disperatamente cerca di sopravvivere a fiumi di idiozia. Uno spettacolo in cui la parola diventa rito celebrato, officiato, quasi funzione mistica. Una eucarestia della parola che salva la mente dalla morte della coscienza. Una coscienza, la nostra, che grida disperata contro il crollo delle certezze alla ricerca di una verità, il nostro destino di esseri umani. “Lo specchio di Adriano”, Venerdì 6 febbraio ore 21, Sabato 7 febbraio ore 21, Domenica 8 febbraio ore 18, Teatro Il Primo, Viale del Capricorno, 4