Luigi Gallo (M5S): “Fermare i progetti autoritari di Caldoro e Renzi “
L’ultimo scandalo targato Mafia Capitale coinvolge anche Acea, la multiutility, principale operatore nazionale privato del servizio idrico integrato, che ha sostanziali partecipazioni in Gori. A denunciarlo Luigi Gallo, parlamentare del Movimento Cinque Stelle, che interviene circa i soprusi del Governo Renzi nella gestione dei nostri beni comuni. Gallo ha annunciato che parteciperà alla manifestazione “No Gori Day” che si svolgerà domani a Napoli. Il corteo degli attivisti della Rete Civica Ato3 impegnati nella lotta a favore dell’Acqua Pubblica si muoverà alle 10 da piazza Matteotti sino a raggiungere via Santa Lucia, dove ha sede la Regione Campania.
E’ proprio Stefano Caldoro uno dei principali sostenitori di Gori e fautore dell’istituzione dell’EIATO, il nuovo ente idrico, istituito per delibera regionale, caratterizzato da uno slittamento del potere decisionale dall’assemblea dei sindaci, che scompare, al capo del Consiglio. Una figura unica che avrà il potere si decidere circa le tariffe, la pianificazione e le forme di gestione del servizio idrico.
“Il presidente della Regione Campania – questo l’attacco che il deputato Gallo rivolge a Stefano Caldoro – va in direzione opposta al risultato referendario che chiedeva di eliminare i profitti dall’acqua e di aumentare la partecipazione nelle scelte di gestione del servizio idrico. La scelta scellerata di Caldoro nella nuova legge regionale prevede tre persone al comando, per deliberare su tariffe, forme di affidamento e di gestione. Un organo che non sarà di certo in grado di rispondere democraticamente ai cittadini i quali saranno definitivamente in mano alle multinazionali dell’acqua”.
Per Gallo, si tratta di un regalo fatto “agli stessi poteri che sosterranno con i loro voti Caldoro nella sempre più probabile ricandidatura a presidente della Regione Campania. Non possiamo lasciargli mani libere sulla fonte della nostra vita: bisogna assolutamente fermare i progetti autoritari di Caldoro e di Renzi scendendo in piazza e partecipando in massa alla manifestazione No Gori Day indetta per domani”.