Alberto Angela e l’affresco dell’Adone ferito: un restauro attraverso un libro
Un pubblico caloroso ha accolto Alberto Angela per la presentazione del suo ultimo libro edito da Rizzoli, che si è svolta ieri all’Auditorium degli scavi. L’autore e l’editore del libro I tre giorni di Pompei destineranno parte degli incassi al restauro dell’affresco della Casa dell’Adone Ferito.
L’affresco (nelle foto in allegato) dell’omonima casa, rappresenta la scena della morte di Adone, il bel cacciatore vistosamente ferito alla gamba sinistra da un cinghiale, che si abbandona tra le braccia di Afrodite. Il dipinto presente nell’ambiente del viridarium (giardino) sarà oggetto di un prossimo intervento di restauro che sarà realizzato con fondi ordinari della Soprintendenza, e a cui si aggiungerà il contributo della vendita del volume (4% degli incassi). Il restauro dell’affresco andrà a integrare gli altri interventi su gli apparti decorativi di tutta la casa, per consentirne la futura riapertura al pubblico.
La casa dell’Adone ferito, sulla via di Mercurio, fu portata alla luce tra il 1838 e il 1839 ed è anche nota come casa di Ermafrodite, in riferimento all’altra pittura ben conservata, presente in uno degli ambienti della domus. Il primitivo impianto dell’edificio risale all’età sannitica e conserva ancora decorazioni di I stile, alternate a decorazioni successive risalenti al I sec.d.c. di alcune parti della casa in III stile.
“Non posso che plaudire all’impegno di divulgazione e conoscenza che Angela con la sua attività e il suo libro sta operando – dichiara il Soprintendente Massimo Osanna – ma anche alla scelta dell’editore di destinare una parte degli introiti delle vendite al restauro di un affresco di Pompei. E’ decisamente uno degli esempi di collaborazione pubblico-privata che più auspichiamo, capaci di coniugare interventi di salvaguardia con la promozione e la diffusione della conoscenza di uno dei siti archeologici più importanti al mondo”.