Tutto pronto per il Festival di Fine anno della Fondazione Ravello
Arrivano le feste ed il nuovo anno e la Fondazione Ravello, come oramai di consueto si sposta all’Auditorium Oscar Niemeyer e propone al suo pubblico un ricco cartellone di fine anno che spazia dalla danza alla musica classica passando dal jazz e dal pop. Ad inaugurare gli appuntamenti, sabato 27 dicembre (ore 19), la danza con una “Carmen” fuori dagli schemi disegnata da Luciano Cannito su musiche di Georges Bizet e Marco Schiavoni ed interpretata da Rossella Brescia. Domenica 28 (ore 19) spazio ai giovani: il Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza festeggia venti anni di successi a Ravello Festival con l’evento “Mei Day”. A salire sul palco tre band italiane indipendenti emergenti: i toscani Piccoli Animali Senza Espressione (Premio Mei) che hanno appena pubblicato il loro primo disco “Cerco Casa Vista Marte”; i romagnoli EQU (Premio Bindi) e il giovane cantautore Riki Anelli (Premio Lauzi) prodotto dalla storica Saar Records. La Fondazione Ravello ha legato a questo evento un concorso “AAA reporter cercasi…” dedicato a tutti gli appassionati di nuove tecnologie. Tutti coloro che saranno a Ravello e seguiranno il “Mei Day” potranno inviare il loro video-racconto (della durata massima di 2 min) e vincere due biglietti per il Concerto all’Alba 2015. Ancora musica lunedì 29 (ore 19) con l’Orchestra di fiati “Costa d’Amalfi” che, dopo una masterclass di tre giorni, verrà diretta dal belga Jan Van der Roost, il più noto ed apprezzato compositore/direttore di musica per fiati al mondo. Occasione davvero unica questa per i circa 60 elementi dell’orchestra e per il pubblico della Città della Musica. L’indomani, martedì 30 dicembre, si cambia decisamente registro con Raiz e Fausto Mesolella che porteranno a Ravello il loro ultimo lavoro, Dago Red, proponendo un excursus eclettico tra canzone napoletana, rock, reggae con qualche suggestione etnica mediterranea. Dopo la pausa dell’ultimo dell’anno, la musica ritornerà a Capodanno (giovedì 1°gennaio ore 19) con un omaggio “quasi jazz” al grande Domenico Modugno. Sul palco un gruppo ormai collaudato formato da Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcotulli e Mattia Barbieri. Sabato 3 gennaio (ore 19), spazio ad un altro grande interprete italiano, Cristiano De Andrè che, in duo acustico con il chitarrista Osvaldo Di Dio, proporrà al pubblico i brani del proprio repertorio e alcuni dei grandi successi di Faber, per una scaletta e un concerto ricchi di intense emozioni. A chiudere, domenica 4 gennaio (ore 18) gli appuntamenti del Festival di fine anno targato Fondazione Ravello, un concerto che rientra nel programma della prima edizione del Festival Internazionale di Musica Antica “Soave sia il vento” ideato dalla Fondazione Pietà de’ Turchini e promosso dalla Regione Campania. Attingendo al grande giacimento di composizioni di Martìn y Soler; Rinaldo Di Capua, Paisiello, Cimarosa; Piccinni, il mandolinista e virtuoso di strumenti storici a plettro, Mauro Squillante, guiderà l’ensemble formato da alcune parti orchestrali dei Talenti Vulcanici, e da Leonardo Massa al calascione, per accompagnare le voci di Filippo Morace e Anna Carbonera. A margine degli eventi, la Fondazione Ravello organizza, dal 30 dicembre al 6 gennaio, un laboratorio a cura dei musicisti Pasquale Mirra e Danilo Mineo dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni che, alla fine del percorso formativo, si esibiranno sul palco dell’auditorium Oscar Niemeyer.