GPS e faglie attive, Daniele Cheloni dell’Ingv vince il premio “Licio Cernobori”
Quest’anno il vincitore per il tema 1 “Geodinamica” è Daniele Cheloni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), premiato nel corso del Convegno del Gruppo Nazionale di Geofisica per la Terra Solida (GNGTS), tenutosi a Bologna dal 25 al 27 novembre, per il lavoro “Interseismic coupling along the southern front of the Eastern Alps and implications for seismic hazard assessment in NE Italy”. Lo studio documenta l’accumulo di deformazione lungo il fronte meridionale delle Alpi Orientali (NE dell’Italia) attraverso misure di geodesia spaziale (GPS) e discute il possibile contributo della deformazione asismica, la magnitudo e i tempi di ricorrenza dei forti terremoti necessari per bilanciare la deformazione attiva osservata con nteressanti implicazioni in ermini di pericolosità sismica. L’Associazione per la Geofisica Licio Cernobori – AGLC, nata il 30 Ottobre del 2000 per ricordare Licio Cernobori, ricercatore dell’OGS prematuramente scomparso, ha come fine la promozione degli studi geofisici, e soprattutto la formazione scientifica e la crescita dei più giovani. Oltre all’attività didattica/divulgativa che i componenti dell’Associazione svolgono in diverse occasioni, sono stati finanziati negli anni diversi convegni, scuole, progetti, iniziative in Italia e all’estero. Dal 2010 l’Associazione ha istituito un premio per i giovani relatori al Congresso annuale GNGTS nell’ambito delle tre tematiche “Geodinamica”, “Caratterizzazione sismica del territorio” e “Geofisica Applicata”.