Patenti “facili” e pubblicità ingannevoli: nasce sinergia Confarca-Provincia di Firenze
Siglato l’accordo tra l’Ente di Palazzo Medici Riccardi e l’associazione di categoria. Maggiore sinergia tra scuole nautiche ed autoscuole con la Provincia di Firenze per il potenziamento dei controlli in rete e per la tutela dei consulenti operanti nel settore, nell’ottica di combattere i fenomeni legati all’abusivismo e le pubblicità ingannevoli su internet e di creare maggiore sicurezza sulle strade e in mare. È questo che prevede l’accordo tra la Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici e Palazzo Medici Riccardi siglato nell’incontro di oggi, presso la sede del consorzio CAM in via via Bonaventura Berlinghieri n° 24, durante l’incontro dibattito organizzato dall’associazione di categoria per sconfiggere il fenomeno delle patenti “facili” e dei corsi truffa sponsorizzati su internet. Un’intesa, quella tra i segretari nazionali di Confarca Adolfo D’Angelo e Manuel Schiavo con la dirigente dell’ufficio al ramo dell’Ente Provinciale, la dottoressa Maria Cecilia Tosi, per tutelare dalle pubblicità ingannevoli che appaiono su internet gli utente che si affacciano alla realtà dei corsi di formazione nel settore nautico e delle autoscuole. Stando ai dati presentati da Confarca, nella regione Toscana il 99 per cento dei corsi pubblicizzati online è abusivo oppure in pieno difetto amministrativo: “Un fenomeno in crescita – spiega D’Angelo – che è statoi denunciato in questi mesi dai nostri associati e dai colleghi che hanno scoperto queste vere e proprie truffe in rete”. “Oggi sono state posate le basi per una sinergia tra Confarca e Provincia di Firenze atta ad avviare una maggiore di vigilanza contro le attività abusive e le pubblicità ingannevoli che appaiono su internet – commenta il segretario nazionale di Confarca – Lo scopo è di tutelare gli utenti che intendono scegliere i corsi di formazione nautica e non, oltre a creare maggiori condizioni di sicurezza in mare e sulle strade e a contrastare i fenomeni distorsivi di un mercato sempre più minato dagli abusivi”.