3_Lucifero, terza tappa del progetto Sette Stagioni dello Spirito di Gian Maria Tosatti
Martedì 21 aprile 2015 alle ore 12, in occasione dell’apertura della mostra 3_Lucifero, terza tappa del progetto Sette Stagioni dello Spirito di Gian Maria Tosatti, a cura di Eugenio Viola, l’Ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario occupato del quartiere Materdei ospita la presentazione ufficiale dell’opera con una conferenza aperta al pubblico e alla stampa.
Sette Stagioni dello Spirito è un progetto iniziato da Tosatti nel 2013 e ispirato al Castello Interiore (1577) di Santa Teresa d’Avila, che suddivide l’animo umano, per l’appunto, in sette stanze. Dopo 1_La peste, realizzata nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi e 2_Estate, nell’ex Anagrafe Comunale in Piazza Dante, in quest’ultimo progetto, come i precedenti, rigorosamente site-specific, l’artista sostituisce alla cruda metafora politica che informava 2_Estate, una di sapore completamente diverso, dal respiro schiettamente teologico, come immediatamente denunciato dal titolo di questo nuovo lavoro.
Lucifero è indagato da Tosatti in chiave archetipica e intertestuale, intrecciando la religione alla psicologia, la linguistica alla Storia, le Sacre Scritture e la Comedìa dantesca. Stimoli diversi, convergono in un impianto evocativo, incentrato sul rapporto tra l’uomo e Dio, l’errore, la tentazione e il peccato. Il diavolo, dal greco diàbolos, è propriamente colui che divide, un figura presente, con nomi differenti, in tutte le religioni: è incarnazione del male e del disordine, della superbia smodata ma è anche un’entità che porta l’uomo ad esercitare il difficile dono del libero arbitrio. In questo senso, l’incontro col diavolo rappresenta il momento critico in cui l’essere umano può determinare il senso della propria esistenza, scegliendo la via impervia del bene o cedendo alle tentazioni che conducono all’abisso del male. Partendo da queste considerazioni, l’artista ha realizzato un’opera monumentale, una “doppia basilica”, inferiore e superiore, dedicata all’angelo ribelle, una figura reclusa da muri di parole. Quelle stesse parole che valsero la prima condanna della Storia, perpetuata quale argine tra i sommersi e i salvati.
3_Lucifero è un’opera che parla di condanna per introdurre in realtà il tema del riscatto, affonda nella nostalgia della luce, inequivocabile marchio di Dio, cui anche il re degli inferi, suo malgrado, non può smettere di servire il “gran disegno”.
L’opera è presentata presso l’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario occupato per la volontà dell’artista a condividere e sostenere ogni esperienza che tenda, attraverso la cultura, il pensiero e l’impegno dei cittadini a rigenerare il tessuto urbano e civile della città.
INFORMAZIONI
3_Lucifero
è visibile fino al 15 giugno 2015
presso gli ex Magazzini Generali del Porto di Napoli
Largo Immacolatella Vecchia (M Università) presso il varco SNAV
dal martedì alla domenica dalle 14 alle 20
è altamente consigliata la prenotazione al numero: 081.19812354
(lunedì su appuntamento)
Il progetto Sette Stagioni dello Spirito è promosso e organizzato dalla Fondazione Morra, con il sostegno della Galleria Lia Rumma, in collaborazione con Regione Campania, Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, Assessorato al Patrimonio del Comune di Napoli, Seconda Municipalità del Comune di Napoli, Vicariato della Cultura della Curia di Napoli, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per Napoli e Provincia, Accademia di Belle Arti di Napoli, Fondazione Ordine Ingegneri Napoli, Autorità Portuale di Napoli e ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee
Ringraziamenti
L’intervento 3_Lucifero è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di coloro che hanno preso parte alle varie fasi di progettazione e produzione come assistenti dell’artista: Lucrezia Longobardi, Victoria Galvani, Andrea Castorrini, Francesca Pili, Rosita Taurone.
Il processo di lavoro è stato documentato dal progetto fotografico di Maddalena Tartaro e dal progetto video di Elio Di Pace.
Un ringraziamento particolare va ad Enrico de Capoa per la ricerca e l’applicazione delle soluzioni tecniche alla realizzazione dell’allestimento.
L’intervento è stato possibile anche alla collaborazione con il Real Museo Mineralogico dell’Università Federico II. Si ringrazia quindi il direttore prof.ssa M.R, Ghiara e le professoresse C. Petti e P. Balassone per la preziosa consulenza. L’artista intende anche ringraziare il prof. Francesco Ruffo per la ricerca necessaria alla definizione di alcuni elementi necessari alla costruzione dell’opera.
Si ringraziano il prof. Luciano Nunziante per aver sviluppato la ricerca ingegneristica necessaria alla riapertura dell’edificio che ospita l’opera e l’architetto Luca Nunziante per aver seguito le diverse problematiche di carattere architettonico.
Un ringraziamento particolare va alla Società Cooperativa CLIC per il sostegno continuativo dato alla ricerca dell’artista e a questo particolare intervento attraverso i diversi interventi di lavoro in fune progettati e realizzati da Mauro Palumbo e Mario Cristiano.