17enne ucciso, verbale del carabiniere: “Sono inciampato ed è partito un colpo”
Si difende nell’interrogatorio il carabiniere, che ha sparato a Davide Bifolco, e racconta quegli attimi in cui si è consumata la tragedia. Il carabiniere racconta gli attimi che si sono susseguiti dall’alt, alla fuga, l’inseguimento e infine lo sparo. “Sono inciampato. Avevo il colpo in canna perché pensavo fossero armati. “Voglio solo precisare che io non ho mai puntato la pistola né contro quel giovane, né contro altri presenti ” afferma e continua raccontando che lui e i suoi colleghi inseguivano il “fuggitivo” che potrebbe essere Arturo Equabile, 25 anni, ricercato dal febbraio scorso dopo aver violato gli arresti domiciliari. Parte tutto da una segnalazione alle 22:30: Equabile è “in sella a un Honda sh”. Parte la ricerca, fino alle 2:30, quando la gazzella del Radiomobile avvista quel ciclomotore con tre individui. Il terzo scappa, restano Salvatore Triunfo, 18 anni e Davide, di 17, finito tragicamente. Sono otto le pagine al vaglio dei procuratori aggiunti Nunzio Fragliasso e Luigi Frunzio per ricostruire tutto, dalla corsa dei tre in scooter fino alla morte del diciassettenne. Prima il racconto del carabiniere coinvolto in prima persona, poi la testimonianza del suo caposquadra, che coincide perfettamente. In aggiunta, le parole Triunfo, che conta qualche precedente penale, piene di “non so”.