17enne ucciso, le dichiarazioni del Garante dell’Infanzia
Il Garante per l’infanzia, Vincenzo Spadafora, in un editoriale scritto di proprio pugno sul portale garanteinfanzia.org nella quale commenta la morte di Davide Bifolco, dichiara: “Se lo si guarda da vicino, il caso di Davide è emblematico di un’Italia che si è persa percè non ha più valori da condividere. E Napoli, dove la cultura giustificativa dell’illegalità ormai si passa dagli adulti ai ragazzi come un testimone di cui andare fieri, e’ la lente d’ingrandimento di un Paese abbandonato a se stesso. Sebbene la tragica fine di Davide non si giustifichi in nessun modo, la morale di questo evento non può essere la frase ripetuta dal fratello “Lo Stato non ci tutela; a noi ci tutela la camorra”. Questo messaggio è pericoloso e inaccettabile perchè alimenta il non rispetto delle regole, perchè indica una strada da non seguire, perchè acclara la convinzione che sia più semplice usare la ‘scorciatoia’ dell’illegalità per ottenere ciò che si vuole. Condividere, accettare le regole è la base della convivenza civile, anche quando le regole non ci piacciono. Occorrerebbe un nuovo patto fra adulti e ragazzi, che passi dalla scuola, dalle famiglie, dai centri ricreativi, dalle associazioni: un patto per crescere i nostri giovani col senso della legalità anzi con il bisogno della legalità. Dobbiamo parlare ai nostri bambini e ragazzi, dobbiamo ascoltarli, dare loro spazi e opportunità per crescere e vivere al meglio perchè un tessuto sociale corrotto è il terreno ideale di coltura della criminalità”.